UCRAINA E RUSSIA: NUOVE RESTRIZIONI

A seguito della forzata annessione della Crimea nel 2014 alla Federazione Russa, parti degli oblast (regioni) nella ricca area mineraria del Donbass (letteralmente bacino del Donec fiume affluente del Don) sono uscite dal controllo ucraino, dando origine alle due repubbliche popolari separatiste di Donetsk e Luhansk che non sono attualmente riconosciute a livello internazionale.

Le autoproclamate entità separatiste ucraine sono tutt’ora oggetto del contendere tra Russia e Ucraina, tale è l’interesse che suscita quest’area che ha portato allo scoppio del conflitto.

L’Unione Europea ha risposto con prontezza al dispiegamento delle forze armate sovietiche adottando una serie di misure restrittive unitamente a sanzioni con funzione deterrente e con lo scopo di dissuadere la Russia dal prosieguo del conflitto.

Tali sanzioni riguardano:

  • il settore finanziario
  • i settori dell’energia e dei trasporti
  • i beni a duplice uso
  • il controllo e il finanziamento delle esportazioni
  • la politica in materia di visti
  • ulteriori inserimenti in black list di cittadini russi

Nello specifico sono state istituite, a decorrere dal 24 febbraio 2022, misure restrittive nei confronti dei territori del Donetsk e del Luhansk. Pertanto, ai sensi degli articoli 2 e 4 del regolamento (UE) 2022/263, a decorrere da tale data sono proibite, rispettivamente, le importazioni di beni originari delle autoproclamate repubbliche e le esportazioni verso detti territori, dei beni e delle tecnologie indicati nell’allegato II del regolamento.

Per quanto riguarda il trattamento tariffario preferenziale previsto dall’accordo di associazione tra l’Unione e l’Ucraina, quest’ultimo non è in vigore per le merci prodotte o esportate dalle aree delle regioni di Donetsk e Lugansk, non controllate dal Governo ucraino. In conseguenza delle decisioni dell’Unione, gli operatori interessati non potranno chiedere un trattamento preferenziale per l’importazione nella Comunità di tutte le merci prodotte o esportate dagli oblast di Donetsk e Luhansk. A decorrere dal 23 febbraio 2022, data di pubblicazione dell’avviso nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, il rilascio di tali merci per la libera pratica dà infatti origine a un’obbligazione doganale senza il diritto al trattamento tariffario preferenziale.

Ulteriori ripercussioni nell’ambito dei trasporti internazionali e pratiche doganali si hanno dell’ambito del Carnet ATA. In attesa dell’evolversi della situazione, infatti, le Camere di Commercio Italiane, competenti per l’emissione del documento, comunicano la sospensione del rilascio del CARNET ATA per le merci destinate in Russia e Ucraina.

Il Consiglio Europeo ha inoltre espresso l’intenzione di comminare una serie di misure sanzionatorie anche nei confronti della Bielorussia, condannando il suo coinvolgimento nell’aggressione militare attuata dalla Russia.

Nell’attesa di ulteriori imminenti sviluppi, si invitano tutti gli operatori interessati a prestare maggiore cautela nell’ambito degli scambi internazionali, anche sotto il punto di vista doganale.

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25 Febbraio 2022

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